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Feb 2023

I cerealicoltori della provincia di Foggia in lutto

Negli ultimi mesi, la quotazione del grano duro alla Borsa Merci di Foggia e di Bari ha subito un significativo declino. Da giugno 2022, il prezzo del grano biologico è sceso da 575 euro a tonnellata a 445 euro e quello del fino da 562 euro a 440 euro.

Questo crollo dei prezzi ha causato una notevole preoccupazione tra i cerealicoltori foggiani, che hanno diffuso un manifesto funebre sui social per rappresentare la loro situazione disperata.

Il presidente di Cia Agricoltori Italiani di Capitanata, Angelo Miano, ha sottolineato che questo calo delle quotazioni sta mettendo a rischio l'intera filiera del grano duro e potrebbe portare alla rassegnazione e all'abbandono di una coltura che è stata una parte importante dell'agricoltura foggiana. Inoltre, Miano ha sottolineato che i costi di produzione sono triplicati e che la coltivazione di grano non è più remunerativa. Questo, insieme all'importazione di grano estero che non garantisce la qualità e la salubrità della filiera italiana, sta creando una situazione difficile per i produttori locali.

Per sostenere la filiera del grano duro italiano, Cia Capitanata e altre organizzazioni hanno richiesto che la semola prodotta con grano duro esclusivamente italiano sia inserita nel Listino della Borsa Merci di Foggia. Questo sarebbe un passo importante per valorizzare l'intera filiera 100% italiana del grano duro, garantendo un equo riconoscimento ai produttori e trasformatori e assicurando la qualità e la salubrità del grano, della semola e della pasta italiana ai consumatori.

Per produrre grano duro di alta qualità e salubrità in Italia, i cerealicoltori devono seguire un rigoroso disciplinare che garantisce la qualità e la salubrità del prodotto. Questo disciplinare non è applicato dai produttori esteri che operano sul mercato internazionale, il che rappresenta un'altra sfida per i produttori italiani.

In definitiva, la situazione attuale richiede un impegno da parte di tutte le parti coinvolte per sostenere la filiera del grano duro italiano, garantendo la sovranità alimentare del paese e valorizzando l'intera filiera 100% italiana. Questo potrebbe essere ottenuto attraverso l'inserimento della semola prodotta con grano duro esclusivamente italiano nel Listino della Borsa Merci di Foggia.